Tutti
insieme per difendere il SSN in nome della solidarietà, universalità e
uguaglianza.
“Dopo
De Lorenzo non avremmo mai pensato di poter tornare così
indietro” – ha affermato il dott. Filippo Anelli, segretario
regionale della FIMMG. “La proposta del Governo Berlusconi rappresenta
un vero e proprio attentato al SSN ed una nuova forma di tassazione a
carico dei cittadini”.
Ancora
una volta le esigenze economiche e di bilancio prevalgono su quelle
relative alla tutela della salute dei cittadini.
“Invece
di pensare alle mutue e agli interessi dei privati, il Ministro della
Salute dovrebbe aumentare il fondo sanitario nazionale, oggi tra i più
bassi in Europa”.
“Sostenere
il Servizio Pubblico non significa svenderlo ai privati, ma trovare i
fondi necessari per aumentare i servizi a favore dei cittadini ed in
particolar modo per gli anziani”.
Con
l’istituzione delle mutue lo Stato abdica ad un suo compito primario,
sancito dalle leggi istitutive del SSN.
Non
v’è dubbio che l’obiettivo del Governo è quello di contenere la
spesa sanitaria.
Questa
la manovra in sintesi:
- Lo
Stato fissa il budget per la sanità.
- Tutte
le prestazioni che non potranno essere coperte dal finanziamento
pubblico dovranno essere garantite dal sistema mutualistico privato.
- Il
cittadino dovrà pagarsi la polizza assicurativa integrativa.
- Le
prestazioni saranno garantite in base al premio assicurativo che ogni
cittadino potrà sottoscrivere.
“E’
la fine del sistema pubblico, del SSN”, ha commentato il dott. Anelli.
“L’innovazione tecnologica e le esigenze di salute sempre maggiori
da parte dei cittadini richiedono un costante investimento in sanità da
parte dello Stato. Con questo progetto lo Stato renderà sempre più
residuale la quota statale della sanità delegando ad altri il compito
di fornire parti importanti di prestazioni sanitarie”.
Per
difendere il SSN la FIMMG e gli altri sindacati medici si incontreranno
mercoledì pv per sottoscrivere un protocollo di intesa, anche in vista
del rinnovo del Consiglio dell’Ordine, ed avviare iniziative comuni in
difesa del SSN.
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