Sanità Puglia:
40.6 milioni per sviluppo cure primarie
La
Regione Puglia ha deciso di impegnare 40 milioni e
600mila euro per lo sviluppo delle cure primarie.
Parte della somma (18 milioni di euro) servirà per
incentivare l'assunzione di collaboratori di studio
e di personale infermieristico per sburocratizzare
il lavoro del medico di famiglia.
E' il risultato dell'intesa raggiunta tra
l'assessore regionale regionale alle politiche della
Salute, Alberto Tedesco, e i sindacati dei medici di
base Fimmg, Cumi Ais e Cgil. L'obiettivo - è detto
in una nota - è di favorire il potenziamento della
struttura organizzativa dell'assistenza primaria,
ridurre le liste di attesa e avviare in concreto
l'assistenza domiciliare. All'ordine del giorno la
sottoscrizione degli accordi inseriti nel contratto
di lavoro regionale.
Di oggi anche l'aggiudicazione della gara per la
messa in Rete dei medici di medicina generale e
l'approvazione del progetto che consentirà ai
professionisti di essere collegati con i Centri
unici di prenotazione territoriali. E' stata,
infatti, approvata l'attivazione dei meta Cup
provinciali che sorgeranno, tra l'altro, con le
finalità di abbattere le liste d'attesa. Tra breve
sarà il medico di famiglia che, dopo aver
prescritto esami strumentali o analisi di
laboratorio, chiederà a uno dei suoi collaboratori
di studio di interrogare il Centro unico di
prenotazione territoriale per fissare la data
dell'esame nel più vicino presidio ospedaliero
disponibile.
Dei 40 milioni e 600mila euro a disposizione delle
cure primarie, cinque milioni sono stati destinati
per la prevenzione di patologie cardiovascolari e
del diabete. Otto milioni di euro saranno, invece,
impiegati per migliorare gli standard organizzativi
e ridurre l'inappropriatezza delle prescrizioni.
Nelle intenzioni della Regione c'é anche quella di
favorire, con un impegno economico di nove milioni e
600mila euro, lo sviluppo delle forme associative
attraverso le Utap, le Unità territoriali di
assistenza primaria. Si tratta di vere e proprie
Cittadelle della salute dove i cittadini troveranno
a loro disposizione, 12 ore al giorno, medici di
famiglia, di continuità assistenziale, infermieri e
pediatri, pronti a soddisfare il bisogno di salute.
Saranno realizzate, in forma flessibile e in maniera
sperimentale, nelle differenti principali Ausl del
territorio.
"E' un avvio incoraggiante - ha dichiarato
Filippo Anelli, segretario regionale Fimmg Puglia -.
Abbiamo finalmente imboccato la strada giusta che
dovrebbe consentire, anche alla nostra Regione, di
allinearsi agli standard assistenziali come già è
avvenuto in molte regioni del nord Italia, tra cui
Toscana, Veneto ed Emilia, e garantire finalmente
una adeguata assistenza territoriale ai cittadini
pugliesi".
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