CdA approva relazione
spesa farmaceutica e 81 nuove AIC
Il Consiglio di
Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco ha
approvato la relazione sul monitoraggio della spesa
farmaceutica convenzionata e non convenzionata relativa
al 2005 e al mese di gennaio 2006 e ha dato mandato al
Direttore Generale di formulare le proposte al fine di
individuare le misure più idonee, nell’ambito di
quelle previste dalla legge 326 del 2003, per ripianare
lo scostamento dal tetto di spesa verificatosi nel 2005
e mantenere la spesa 2006 all’interno del tetto
programmato.
La relazione ha evidenziato che la spesa
farmaceutica complessiva, convenzionata (+11.847 milioni
di euro) e non convenzionata (+3.226 milioni di euro),
nel 2005 è stata pari a 15.073 milioni di euro con uno
sfondamento rispetto al tetto programmato, fissato nel
16% del Fondo sanitario nazionale, pari a 962 milioni di
euro (17,1% del FSN).
La spesa complessiva reale, però, è stata pari
a 15.721 milioni di euro poiché in essa sono stati
ricompresi anche i 647 milioni di euro relativi
alle misure di ripiano effettuate nel 2005 per il
recupero dello sfondamento 2004. L’eccedenza di spesa
nel 2005 rispetto al tetto programmato, dunque, è stata
pari a 1.610 milioni di euro (17,8% del FSN). La quota
posta dalla legge a carico dei soggetti privati che dovrà
essere recuperata dall’Aifa è stata stimata in 878
milioni di euro.
I dati relativi a gennaio 2006 hanno mostrato un
incremento della spesa farmaceutica convenzionata e una
flessione della ospedaliera. L’incremento della spesa
farmaceutica convenzionata netta, rispetto allo stesso
mese dello scorso anno, è stato pari a 142 milioni di
euro (+14,45). L’aumento ha avuto un andamento
diversificato nelle diverse Regioni ed ha raggiunto il
livello massimo in Abruzzo (+28,9%) e minimo nel Molise
(+7,8%). Le Regioni che hanno mostrato una variazione di
spesa superiore alla media nazionale sono state sette
(Abruzzo, Puglia, Umbria, Sicilia, Lazio, Piemonte,
Friuli Venezia Giulia) mentre quattro hanno fatto
registrare un andamento in linea con l’incremento
medio (Lombardia, Trento, Calabria, valle d’Aosta).
Nelle restanti Regioni l’aumento di spesa è stato
inferiore alla media nazionale.
La spesa farmaceutica non convenzionata (ospedaliera e
distribuzione diretta), invece, ha fatto registrare una
flessione rispetto allo scorso anno (-0,4%) ed è stata
pari a 287,4 milioni di euro.
Le autorizzazioni all’immissione in commercio
di 1.295 nuovi farmaci (274 principi attivi e 604
specialità medicinali) approvate dal Consiglio di
Amministrazione dell’Aifa da luglio 2004 a dicembre
2005 non hanno determinato un incremento della spesa
farmaceutica complessiva.
Infatti, l’aggravio di spesa (+213 milioni di euro)
derivante dall’ammissione alla rimborsabilità di
farmaci innovativi per le terapie oncologiche, per la
cura dell’AIDS e delle malattie rare è stato
compensato dai risparmi prodotti dall’introduzione sul
mercato di farmaci generici-equivalenti (-241 milioni di
euro). Complessivamente è stata dunque migliorata
l’assistenza farmaceutica senza che alcun farmaco sia
stato riclassificato in fascia C, vale a dire a carico
del cittadino.
Nella seduta odierna il Consiglio di
Amministrazione ha approvato anche 81 nuove
Autorizzazioni all’Immissione in Commercio di farmaci
rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. Tra queste,
una nuova associazione farmacologica (il Rimstar ) e una
nuova entità chimica (l’Anagrelide Xagrid) per la
cura di importanti patologie, 69 generici-equivalenti e
5 farmaci per i quali è stato variato il regime di
rimborsabilità.
In particolare, il Rimstar è una nuova associazione di
farmaci (Rifampicina + Isoniazide + Pirazinamide +
Etambutolo cloridrato) indicati nel trattamento iniziale
della tubercolosi secondo le più recenti linee guida
dell’Oms, l’Anagrelide è un principio attivo
impiegato per la riduzione del numero delle piastrine
nei malati a rischio di episodi trombotici di natura
essenziale.
Tra i generici, sono presenti molecole per la cura
dell’osteoporosi in donne in postmenopausa (acido
ibandronico); medicinali per la terapia dell’asma (Formoterolo);
farmaci per il trattamento del diabete mellito di tipo 2
quando l’esercizio fisico e la dieta da soli non sono
sufficienti a controllare la malattia (Glimepiride,
Metformina); medicinali per la cura della depressione (Sertralina,
Citalopram, Mirtazapina); antineoplastici per il
trattamento dei carcinomi ovarico, mammario e polmonare
(Paclitaxel); antiemorragici (Acido tranexamico);
molecole per la terapia dell’ipertensione (Enalapril,
Carvedilolo); farmaci a base di associazioni di
penicilline (Amoxicillina e Acido clavulanico) per il
trattamento di infezioni batteriche resistenti alla sola
Amoxicillina; molecole per la cura dell’ulcera
gastrica e duodenale e dell’esofagite da reflusso (Lansoprazolo);
farmaci per la terapia dell’epilessia (Lamotrigina);
antibatterici per la cura di infezioni dell’apparato
respiratorio e urinario (Cefaclor).
Tra i farmaci riclassificati in classe A, vale a dire a
carico del Servizio Sanitario Nazionale, la
Rosuvastatina a basso dosaggio (5 mg.) indicata nella
terapia dell’ipercolesterolemia.
|